domenica, ottobre 11, 2009

Amici


Amici

Come i sommozzatori cercano perle...
In questo modo dobbiamo cercare degli amici!

sabato, ottobre 10, 2009

Il canto degli uccelli


Il canto degli uccelli


I discepoli facevano molte domande su Dio.
Il Maestro disse: "Dio è ignoto, e inconoscibile,
ogni affermazione che lo riguardi,
ogni risposta alle vostre domande,
è una distorsione della verità."
I discepoli rimasero perplessi.
"Ma allora perché parli di lui?"
"Perché cantano gli uccelli?", disse il Maestro.
Un uccello non canta perché ha qualche dichiarazione da fare.
Canta perché ha una canzone.

Le parole dell'erudito devono essere comprese.

Le parole del maestro, non si devono comprendere,

bisogna ascoltarle come si ascolta il vento tra gli alberi

e il rumore del fiume

e il canto degli uccelli.

Esse risveglieranno nel cuore

qualcosa che è al di là di ogni conoscenza.


Il canto degli uccelli

Anthony de Mello

giovedì, ottobre 08, 2009

Consapevolezza


Jaime


L'anno scorso, alla televisione spagnola, ho sentito una storiella su un tizio che bussa alla porta di suo figlio.
«Jaime», dice, «svegliati!»
Jaime risponde: «Non voglio alzarmi, papà».
Il padre urla: «Alzati, devi andare a scuola».
Jaime dice: «Non voglio andare a scuola».
«E perché no?» chiede il padre.
«Ci sono tre ragioni», risponde Jaime.
«Prima di tutto, è una noia; secondo, i ragazzi mi prendono in giro; terzo, io odio la scuola».
E il padre dice:
«Bene, adesso ti dirò io tre ragioni per cui (devi) andare a scuola: primo, perché è tuo dovere; secondo, perché hai quarantacinque anni, e terzo, perché sei il preside».

Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Anthony de Mello

lunedì, ottobre 05, 2009

Com'è l'illuminazione?


Il barbone di Londra


Un barbone londinese si stava sistemando per la notte.
É riuscito a malapena a procurarsi una crosta di pane da mangiare.
Tuttavia, giunge fino all'argine del Tamigi.
Sta scendendo una pioggerellina leggera, e così si rannicchia nel suo vecchio cappotto sbrindellato.
É lì lì per addormentarsi quando improvvisamente compare una Rolls-Royce guidata da un autista.
Dall'auto esce una ragazza bellissima che gli dice: «Pover'uomo, ha intenzione di passare la notte qui sull'argine?».
Il barbone risponde: «Sì». E la donna: «Non posso permetterlo. Verrà a casa mia e trascorrerà una notte piacevole, dopo aver consumato una buona cenetta».
E insiste perché l'uomo salga in macchina.
Poi, escono da Londra e arrivano in un luogo dove la donna possiede una splendida magione, circondata da un parco immenso.
Vengono accolti dal maggiordomo, al quale la donna dice: «Per favore, James, assicurati che quest'uomo venga sistemato negli alloggi della servitù e che venga trattato bene». James esegue.
La giovane donna si è svestita e sta per andare a letto quando all'improvviso le viene in mente il suo ospite.
Così, s'infila qualcosa e attraversa il corridoio, fino agli alloggi della servitù.
Vede che dalla fessura della porta della stanza in cui è stato alloggiato il barbone filtra un filo di luce.
Bussa piano alla porta, la apre, e trova l'uomo sveglio.
Allora gli chiede: «Cosa c'è, buon uomo, non ha avuto una buona cena?».
E lui risponde: «Mai mangiato così bene in vita mia, signora».
«Ha abbastanza caldo?» chiede lei.
«Sì, grazie, il letto è caldo e confortevole» risponde lui.
Allora lei dice: «Forse ha bisogno di un' di compagnia.
Perché non mi fa un po' di posto?».
Così dicendo gli si avvicina,
lui le fa posto e cade dritto nel Tamigi.

Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Anthony de Mello

giovedì, ottobre 01, 2009

Essere

Essere

Sono Dio, sono creatura
Sono Signore e servo
Sono trono e percorso calpestato
Inferno e paradiso
Sono acqua, sono fuoco
Sono aria e terra nuda
Sono quantità, sono qualità
Sono esistenza e assenza
Sono sostanza e apparenza
Sono vicinanza e lontananza
Tutte le dualità sono alla mia appartenenza
Sono solo, sono un individuo!

Abdelkader Al Djazair
Abd el-Kader o MUHIEDDINE Ben Abd el-Kader al-Jazairi (arabo: عبد القادر الجزائري) - nato 6 maggio e settembre 6, 1808 vicino a Mascara, Algeria, deceduto May 26, 1883 a Damasco, Siria - è un uomo leader politico e militare che ha a lungo resistito l'esercito coloniale francese nel corso della sua conquista dell'Algeria ed è stato anche uno scrittore, poeta, filosofo, teologo e sufi. È 'considerato il primo fondatore della nazione algerina e simbolo della resistenza algerina contro il colonialismo e l'oppressione francese.

martedì, luglio 14, 2009

Portami il flauto e Canta

Portami il flauto e Canta!
Portami il flauto e canta!
poiché nel canto sta il mistero dell'eternità...
E il gemito del flauto rimane
anche dopo la fine dell’esistenza...
Hai scelto la foresta,
come dimora piuttosto che i palazzi?
Hai scalato i ruscelli e le rocce?
Ti sei bagnato nel profumo
e poi ti sei asciugato con la luce del sole?
Hai assaggiato il vino del mattino
da coppe di etere?
Portami il flauto e canta
che è il mistero dell'eternità...
E il gemito del flauto rimane
anche dopo la fine della vita...
Ti sei seduto da solo al tramonto tra i grappoli
appesi come lampadari d'oro...?
Hai fatto dell’erba il tuo letto per la notte?
Ti sei avvolto nell’aria serale
e preso il cielo per coperta?
In modo da poter consentire al futuro di venire
e lasciare andare il passato?
Portami il flauto e canta
in modo che i nostri cuori possano essere in equilibrio...
E il gemito del flauto rimane
anche dopo la fine di tutti i peccati...
Portami il flauto e canta
E dimentica le malattie e le loro cure...
poiché le persone non sono che
delle linee di poesia scritte, ma con acqua.
*******
Khalil Gibran (جبران خليل جبران o Jibrān Khalīl Jibrān)
Gibran è stato un poeta, pittore e filosofo libanese.
Libanese di religione cristiano-maronita emigrò negli Stati Uniti;
le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d'origine:
fu tra i fondatori, insieme a Mikha'il Nu'ayma, dell' Associazione degli scrittori,
punto d'incontro dei letterati arabi emigrati in America.
La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue,
e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici.
Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civiltà occidentale e quella orientale.
Fra le opere più note: Il Profeta e Massime spirituali.

domenica, maggio 31, 2009

Non cambiare!


52


Non cambiare!



Per anni sono stato un nevrotico.


Ero ansioso, depresso ed egoista.


E tutti continuavano a dirmi di cambiare.


E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico.

E io mi risentivo con loro, ed ero d'accordo con loro, e volevo cambiare,


ma non ci riuscivo, per quanto mi sforzassi.

Ciò che mi faceva più male era che anche il mio migliore amico continuava a dirmi quanto fossi nevrotico.


Anche lui continuava a insistere che cambiassi.

E io ero d'accordo anche con lui, e non riuscivo ad avercela con lui.


E mi sentivo così impotente e intrappolato.

Poi, un giorno, mi disse: "Non cambiare. Rimani come sei.


Non importa se cambi o no.


Io ti amo così come sei; non posso fare a meno di amarti".

Quelle parole suonarono come una musica per le mie orecchie:


"Non cambiare. Non cambiare. Non cambiare... Ti amo".

E mi rilassai.


E mi sentii vivo.


E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai!

Ora so che non potevo cambiare davvero finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, che fossi cambiato o meno.




È così che mi ami, Dio?


Il canto degli uccelli.


Il canto degli uccelli

Anthony de Mello