martedì, luglio 14, 2009

Portami il flauto e Canta

Portami il flauto e Canta!
Portami il flauto e canta!
poiché nel canto sta il mistero dell'eternità...
E il gemito del flauto rimane
anche dopo la fine dell’esistenza...
Hai scelto la foresta,
come dimora piuttosto che i palazzi?
Hai scalato i ruscelli e le rocce?
Ti sei bagnato nel profumo
e poi ti sei asciugato con la luce del sole?
Hai assaggiato il vino del mattino
da coppe di etere?
Portami il flauto e canta
che è il mistero dell'eternità...
E il gemito del flauto rimane
anche dopo la fine della vita...
Ti sei seduto da solo al tramonto tra i grappoli
appesi come lampadari d'oro...?
Hai fatto dell’erba il tuo letto per la notte?
Ti sei avvolto nell’aria serale
e preso il cielo per coperta?
In modo da poter consentire al futuro di venire
e lasciare andare il passato?
Portami il flauto e canta
in modo che i nostri cuori possano essere in equilibrio...
E il gemito del flauto rimane
anche dopo la fine di tutti i peccati...
Portami il flauto e canta
E dimentica le malattie e le loro cure...
poiché le persone non sono che
delle linee di poesia scritte, ma con acqua.
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Khalil Gibran (جبران خليل جبران o Jibrān Khalīl Jibrān)
Gibran è stato un poeta, pittore e filosofo libanese.
Libanese di religione cristiano-maronita emigrò negli Stati Uniti;
le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d'origine:
fu tra i fondatori, insieme a Mikha'il Nu'ayma, dell' Associazione degli scrittori,
punto d'incontro dei letterati arabi emigrati in America.
La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue,
e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici.
Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civiltà occidentale e quella orientale.
Fra le opere più note: Il Profeta e Massime spirituali.